Chi non conosce il dolore cronico non può veramente comprendere la battaglia quotidiana contro questo nemico invisibile e spietato. Un sintomo considerato vitale, che improvvisamente si trasforma da sistema di difesa a patologico, diventando quindi a sua volta una malattia.
Un bastardo che riesce ad assumere forme diverse, che ci annienta rimanendo completamente nascosto agli occhi di chi ci guarda. Un impietoso regista che ci condanna a recitare ogni giorno un copione da grandi attori; un ruolo che lentamente, e nell’indifferenza che ci circonda, ci logora, soffocandoci dietro a quelle maledette maschere che siamo obbligati a indossare.
Il dolore trasforma il corpo in prigione, costringendo la mente a una sofferenza continua e profonda. Ci svuota, lasciandoci un enorme buco nero che si trasforma in male dell’anima. Ed è proprio quando il dolore cronico incontra il male dell’anima che difficilmente si riesce a tornare indietro.
Prima di giudicare o quantificare la sofferenza di una persona, bisogna fermarsi a pensare a quale battaglia sta sopravvivendo e contro chi sta combattendo.
Prendersi cura del dolore è un dovere che deve iniziare dall’ascolto. Sottovalutarlo, deriderlo o ignorarlo, è un atto di violenza che nessuno dovrebbe mai subire.
Felpa di La Zebrah Rosa – brand
La Zebrah Rosa by Deborah Capanna
Debby, non vi sono tante PAROLE da DIRE, le TUE rappresentano tutti NOI invisibili… GRAZIE INFINITE x la determinazione che ha fatto si, si AVVERASSE UN GRANDE BISOGNO, QUELLO DI ESSERE ASCOLTATE E NON IGNORATE.GRAZIE DAVVERO
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GIOVANNA ❤
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